Un critico è un tizio che conosce la strada ma non sa guidare.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
Una nevrosi è un segreto che non sai di custodire.
Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
Il critico ci mostrerà sempre l'opera d'arte in una qualche nuova relazione con la nostra epoca. Lui ci ricorderà sempre che le grandi opere d'arte sono cose vive sono, infatti, le sole cose vive.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.
Ascolta i critici anche quando non sono giusti, resisti loro anche se lo sono.
Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
Il critico è colui che sa trasformare in una nuova foggia o in un materiale nuovo le impressioni da lui riportate intorno alle cose belle.
Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso.