Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso.
Signore, vorrei sapere chi fu il pazzo che inventò il bacio.
Il metodo stoico di soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
Al mondo non c'è nulla di costante, eccetto l'incostanza.
C'era un architetto molto ingegnoso che aveva escogitato un nuovo metodo per costruire case, cominciando dal tetto, e lavorando all'ingiù fino alle fondamenta.
Chissà cosa avrebbe scoperto Colombo se l'America non gli avesse sbarrato la strada.
È solo attraverso l'intensificazione della sua propria personalità che il critico può interpretare la personalità e l'opera di altri, e più questa personalità entra con forza nell'interpretazione più reale diventa l'interpretazione.
Non si è mai data un'epoca creativa che non sia stata anche critica. Poiché è la facoltà critica che inventa forme nuove. La tendenza della creazione è quella di ripetersi.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
Pensare prima di parlare è la parola d'ordine del critico. Parlare prima di pensare è quella del creatore.
Sono rari quei critici che potrebbero sostenere un colloquio a quattr'occhi con l'autore che hanno giudicato.
Che sciocca occupazione quella d'impedirci di provare un piacere o farci arrossire di quello che abbiamo provato! È l'occupazione del critico.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
L'arma della critica non può sostituire la critica delle armi.
La critica dei giornali riesce sempre ad esprimere in quali rapporti è il critico con chi viene criticato.