Meglio è non si muover di luogo che far cammino e aver smarrito la via.
Col proprio naturale convien fare come col cavallo che hai sotto, dare e togliere, secondarlo e correggerlo.
Avviene assai volte, che moltiplicando i mezzi per arrivare ad un medesimo fine ci si arrivi più difficilmente.
Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.
Un uomo ricco e superbo sicuramente è uno sciocco; un uomo superbo e povero d'ordinario è un uomo di spirito.
La via che sale e che scende è una e medesima.
Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi.
La vera via passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa.
C'è una meta, ma non una via; ciò che chiamiamo via è un indugiare.
Per gli uomini non esiste nessunissimo dovere, tranne uno: cercare sé stessi, consolidarsi in sé, procedere a tentativi per la propria via ovunque essa conduca.
Al mondo vi è un'unica via che nessuno oltre a te può fare: dove porta? Non domandare: seguila.
Alcuni di noi cercano la via nell'oppio e altri in Dio, alcuni nel whisky e altri nell'amore. È sempre la stessa via e non porta da nessuna parte.
Le vie troppo battute non sono sempre le più sicure, mentre sono sempre le più noiose.
I valorosi amano di camminare per le grandi vie consolari della vita, non per le piccole vie traverse.