E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere.
Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
Guardate il sorriso, guardate il colore come giocan sul viso di chi cerca l'amore! Ma lo stesso sorriso, lo stesso colore dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore?
Ma c'è amore un po' per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada.
E un po' di tempo fa col telefono rotto cercò dal terzo piano la sua serenità.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino, spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.
Soltanto le lacrime hanno il potere di rimuovere il nostro essere fin nelle sue profondità.
Amore è un fumo levato col fiato dei sospiri; purgato, è fuoco scintillante negli occhi degli amanti; turbato, un mare alimentato dalle loro lacrime. Che altro è esso? Una follia discreta quanto mai, fiele che strangola e dolcezza che sana.
Conviene alle donne di piangere, ma agli uomini di ricordare.
Pare che in Italia, solo nell'ultimo secolo, ci siano state ben quattrocento Madonne piangenti e non una, dico una, che sorride.
Le lacrime distruggono il nostro essere artificiale e ci rivelano ciò che siamo.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.
Il ministro Brunetta ‐ dalla faccia feroce quando annuncia licenziamenti, ma dalla lacrima facile quando viene lodato.
Senz'acqua non fiorisce la terra; né l'anima senza lagrime.
Quando lo stoico alza la faccia dicendo: Non piansi mai, ‐ mentisce a sé stesso. Perché non isgorgò la lacrima dal cavo de' suoi occhi, affermerà il superbo non avere mai pianto? Forse sotto la superficie gelata di un fiume scorrono le acque meno rapide al mare?
Le lacrime innumerevoli alimentano il fiume della salvezza.