Quando la vanità si placa l'uomo è pronto a morire e comincia a pensarci.
Una qualità degli italiani è quella di volare in soccorso dei vincitori.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
La civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità.
Non c'è peggior pornografia di quella sentimentale.
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
Per i vanitosi, infatti, gli altri uomini sono degli ammiratori.
Un uomo evoluto e perbene non può essere vanitoso senza un'illimitata severità con se stesso e senza disprezzarsi fino all'odio in certi momenti.
La modestia è una forma raffinata di vanità. È una menzogna.
Se non proprio col respiro, la vanità nasce con la stazione eretta.
Non c'è modestia senza vanità.
Gola e vanità, due passioni che crescono con gli anni.
Gratta la modestia del grande uomo, e verrà fuori la vanità della sciantosa.
Dove ci conduce la vanità? Il savio ha mille ragioni quando afferma che la vanità è la nemica della felicità.
Ciò che rende la vanità degli altri insopportabile, è che offende la nostra.
Chi nega la propria vanità, di solito la possiede in forma così brutale da chiudere istintivamente gli occhi davanti ad essa, per non dover disprezzare se stesso.