La civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità.
Un buon scrittore non precisa mai.
Uccide la suocera scambiandola per la moglie.
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
Un colpo di pistola sparato al momento giusto evita ogni penosa discussione. Il problema però resta aperto: a chi sparare? A se stessi o all'interlocutore? Nel dubbio, astenersi. Ma non venite poi a lagnarvi che le discussioni sono inutili.
Il cinema è l'unica forma d'arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Il benessere è il passaggio dalla povertà alla scontentezza.
Le vere leggi di Dio sono le leggi del nostro benessere.
Invidia e vanità sono le radici del benessere sociale.
Preoccupati solo di fare fortuna, gli uomini non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.