Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
Si rischia tanto a credere troppo quanto a credere troppo poco.
In politica i sistemi sono più pericolosi che in filosofia. Quando l'immaginazione di un filosofo prende la direzione sbagliata, i suoi errori danneggiano soltanto lui; quando è l'immaginazione di un politico a deviare, i suoi errori sono una sventura per molti uomini.
Far voto d'obbedienza vuol dire rinunciare alla prerogativa inalienabile dell'uomo, la libertà.
La superstizione immagina le cose più stravaganti e grossolane, piuttosto che restare a riposo.
Uomo che fa il bene non è colui che vuole che i suoi favori siano contraccambiati, ma colui che preferisce agire bene.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.
Fate del bene a quanti più potete, e vi seguirà tanto più spesso d'incontrare dei visi che vi mettano allegria.
È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Chi è convinto di farci del bene spesso ci rovina.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Il bene de' beni è, ed a comparazione di questo tutti gli altri sono leggieri, non nuocere a alcuno, giovare in quanto tu puoi a ciascuno.
Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!
L'uomo fa il bene non tanto perché è buono quanto perché vorrebbe esserlo.