Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettare niente che è terribile.
Non bisogna mai dire per gioco che si è scoraggiati, perché può accadere che ci pigliamo in parola.
C'è un solo piacere, quello di essere vivi, tutto il resto è miseria.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Non bisogna conoscersi per volersi bene.
Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile.
Sapere che non si ha più alcuna speranza non impedisce di continuare ad aspettare.
Un mezzo sicuro per irritare la gente e metterle in testa pensieri cattivi è quello di farla aspettare a lungo. Ciò rende immorali.
Non contare i tuoi polli prima che siano usciti dall'uovo.
E se dicessi "Non aspetterò?". Se rompessi il cancello della carne, e riuscissi a fuggire sino a te!
È strano come la gente che ti aspetta spicchi molto meno della gente che tu stai aspettando.
Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.