Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.— Fabio Volo
Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
Nessuno ti cambia facendoti diventare una cosa che non sei, ti cambia portando alla luce una parte di te che non conoscevi ma che ti appartiene. Si cambia diventando una persona che si è già.
C'è chi cerca l'altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso.
Forse la libertà non è nemmeno poter fare ciò che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi.
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
Non contare i tuoi polli prima che siano usciti dall'uovo.
Sapere che non si ha più alcuna speranza non impedisce di continuare ad aspettare.
Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile.
Aspettare è ancora un'occupazione. È non aspettare niente che è terribile.
È strano come la gente che ti aspetta spicchi molto meno della gente che tu stai aspettando.
Un mezzo sicuro per irritare la gente e metterle in testa pensieri cattivi è quello di farla aspettare a lungo. Ciò rende immorali.
E se dicessi "Non aspetterò?". Se rompessi il cancello della carne, e riuscissi a fuggire sino a te!