Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.
Scrivere è riuscire a dire le cose gravi con frivolezza e quelle leggere con gravità; ci vuole però, il senso dell'ironia e anche quello dell'autoironia.
A chi non piace piacere?
Lo scrittore è un uomo che più di chiunque altro ha difficoltà a scrivere.
Gli scrittori creativi sono più grandi delle cause che rappresentano.
Chi scrive in sangue e sentenze, non vuol essere letto ma imparato a mente. Sui monti la via più diretta è quella da vetta a vetta: ma per questo occorre che tu abbia gambe lunghe. Le sentenze devono essere vette: e coloro ai quali si parla devono essere grandi e di alta statura.
Lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.
Ogni popolo brandisce il suo scrittore o i suoi scrittori come cannoni.
Quando uno scrittore diventa un classico non c'è più bisogno di leggerlo: basta citarlo.
Lo scrittore genuino: colui che scrive anche se sa di essere letto da uno solo.
Un vero scrittore non scrive in una lingua appresa da adulto, ma nella lingua che conosce sin dall'infanzia.
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mai smesso di scrivere.