Chi è savio per sé, bisogna che paghi per la stoltezza degli altri.— Arturo Graf
Chi è savio per sé, bisogna che paghi per la stoltezza degli altri.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
Pessima tolleranza quella che incoraggia l'insolenza.
Le menzogne sono o mute o parlanti, e le mute sono più pericolose delle parlanti.
Se di una donna tu ami il corpo e non l'anima, non amerai a lungo.
Vero patriottismo non è quello che solo nello occasioni grandi e solenni si scuote, si scalmana e rodomonteggia; ma sì quello che cotidianamente, ordinatamente, instancabilmente, procaccia il bene comune, e di ciò non si vanta.
Il cervello dello stolto digerisce la filosofia trasformandola in follia, la scienza in superstizione, l'arte in pedanteria. È da questo che nasce l'istruzione universitaria.
Con lo stolto non vi è compagnia.
Gli stolti vogliono vivere a lungo, ma non sanno godere una vita lunga.
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto non sa tacere.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.