Le menzogne sono o mute o parlanti, e le mute sono più pericolose delle parlanti.
Un libro che per sé non valga nulla, ma sia difficile da trovare, diventa pei bibliofili di professione un libro prezioso.
Quando le opinioni si ricevono bell'è fatte dagli altri, è facile avere le opinioni pronte su tutto.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
Buon maestro è già quello che non lega, comprime o snatura l'anima dell'alunno.
L'originalità è una solitudine dello spirito.
C'è una specie di rispetto e di deferenza nel mentire. Ogni volta che mentiamo a qualcuno, gli facciamo il complimento di riconoscere la sua superiorità.
Mentire è un difetto in un ragazzo, un'arte in un amante, una conquista in un scapolo, e una seconda natura in un uomo sposato.
L'uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo avvolge e lo protegge.
Un uomo sano di mente è soltanto uno che sa mentire meglio di un pazzo.
Quando menti a qualcuno, guardalo dritto negli occhi.
C'è chi non è capace di mentire. Io invece sì, ma non lo faccio. I miei principi sono più elevati e nobili.
Le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico o del demagogo, ma anche di quello dello statista.
Esiste un candore nella menzogna che è il segno della buona fede in una qualche causa.
Ovunque si vada, regna la menzogna. La forma che essa assume nel XX secolo è soprattutto quella brutale, appariscente e chiassosa dell'impostura, quella del XIX secolo, più ovattata, era l'ipocrisia.
Non avere alcun motivo per mentire non significa necessariamente essere sincero.