La memoria è lo scriba dell'anima.
La comunità politica migliore è formata da cittadini della classe media.
È il segno di una mente istruita riposare soddisfatti del grado di precisione ammesso dalla natura del soggetto e non cercare l'esattezza quando è possibile soltanto un'approssimazione della verità.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente.
L'arte è un certo stato abituale, unito a ragione in modo veritiero - La saggezza è uno stato abituale veritiero, unito a ragionamento, pratico che riguarda ciò che è bene e male per l'uomo - La saggezza è uno stato abituale unito a ragionamento vero, relativo ai beni umani, pratico.
A che giovano le memorie? Di noi muore la miglior parte, e non c'è memoria che possa resuscitarla.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La memoria è un valore fondamentale; non è nostalgia del passato, bensì difesa e salvataggio della vita, senso del presente di ogni esistenza e di ogni valore.
"Ho fatto questo" dice la mia memoria. "Non posso aver fatto questo" dice il mio orgoglio e resta irremovibile. Alla fine, è la memoria a cedere.
La memoria diminuisce se non la tieni in esercizio.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
La nostra memoria allontana o avvicina i fatti, li arricchisce o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine: essa vive e cambia, avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo scaturire la fiamma.
Non perdere la testa e la memoria è obbligo di tutti.
Più di un uomo non è riuscito a diventare un pensatore perché la sua memoria era troppo buona.
Dio ci ha donato la memoria, così possiamo avere le rose anche a dicembre.