Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.— Aristotele
Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
Tutte le azioni umane hanno una o più di queste sette cause: caso, natura, costrizione, abitudine, ragione, passione e desiderio.
Facciamo la guerra per poter vivere in pace.
Due sono infatti, le cose che portano gli uomini a preoccuparsi e ad amare: ciò che è proprio e ciò che è caro.
Non bisogna esprimere la propria opinione prima del dovuto, ma dopo aver esaminato molte volte il problema, e non è neppure infruttuoso porre semplicemente delle difficoltà: non bisogna dimenticare che è un uomo non soltanto chi ha successo, ma anche chi affronta una dimostrazione.
Il saggio impara molte cose dai suoi nemici.
La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti.
La scienza è ciò che sappiamo e la filosofia è ciò che non sappiamo.
Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla!
In filosofia si deve calare nell'antico caos e sentircisi a proprio agio.
Per molti uomini i filosofi sono moleste falene, che li disturbano nel sonno.
Nessuno deve entrare in una filosofia se non è disposto, almeno come possibilità, a non lasciarla per tutta la vita.
I filosofi hanno solo interpretato il mondo in vari modi; ma il punto ora è di cambiarlo.
La filosofia ama i dissidi, perché dai dissidi si produce, si genera, si alimenta, crea variazioni tematiche, giochi euristici, assolute novità.
Quando ti poni tante domande è filosofia, quando cerchi tante soluzioni è scienza, quando hai una risposta per tutto è religione.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».