Il saggio impara molte cose dai suoi nemici.
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
La sfortuna rivela quelli che non sono effettivamente amici, ma che lo sono stati solo per interesse: il tempo rileva entrambi.
Forse il risultato più apprezzabile di tutta l'educazione e la capacità di fare ciò che va fatto nel momento in cui è necessario che venga fatto, sia che piaccia o no. È la prima lezione che dovrebbe essere appresa ma probabilmente è l'ultima che una persona impara veramente.
Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.
A volte anche il pensare danneggia la salute.
Non si dev'essere troppo ossessionati da questioni limitate e particolari. Bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi. Però occorre farlo senza evadere, senza sradicamenti.
Un uomo saggio non perde mai nulla se ha sé stesso.
Vivere saggiamente consiste forse meno nell'acquistare buone abitudini che nell'acquistare meno abitudini possibili.
Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo "può" significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.
Nessun mortale è saggio a tutte le ore.
Nessuno può essere saggio a stomaco vuoto.
Dimmi, oh saggio uomo, come sei giunto a una conoscenza del genere? Perché non mi sono mai vergognato di confessare la mia ignoranza e di chiedere agli altri.
La saggezza è il potere di percepire gli obiettivi migliori a cui aspirare e trovare il mezzo migliore per raggiungerli.
Vana saggezza è tutto, e falsa filosofia.
Tutta la saggezza è saggezza dopo l'accaduto.