Il saggio impara molte cose dai suoi nemici.
La saggezza è imperativa, perché il suo fine è quello di determinare ciò che si deve e che non si deve fare.
La speranza è un sogno ad occhi aperti.
Il saggio cerca di raggiungere l'assenza di dolore, non il piacere.
Se c'e' soluzione perché ti preoccupi? Se non c'é soluzione perché ti preoccupi?
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
Un uomo saggio sarà il padrone della propria mente. Uno sciocco ne sarà il suo schiavo.
Pensa da uomo saggio ma comunica nel linguaggio del popolo.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
La saggezza non consiste nel cercare di strappare il bene dal male, ma nell'imparare a "cavalcare" entrambi, proprio come un tappo di sughero si adatta alla cresta e al solco dell'onda.
L'uomo saggio sa godere di tutte quelle cose che siano disponibili in grande quantità e di spazzatura intellettuale egli troverà sempre buone scorte, nel nostro tempo come in ogni altro.
Siamo più saggi di quanto non sappiamo.
Il sapere dorme e russa nelle biblioteche, ma la saggezza è ovunque, ben desta, in punta di piedi.
La saggezza richiede previdenza.
Questi simili modi debbe osservare uno principe savio, e mai ne' tempi pacifici stare ozioso, ma con industria farne capitale, per potersene valere nelle avversità, acciò che, quando si muta la fortuna, lo truovi parato a resisterle.
Nella ricerca della saggezza il primo stadio è il silenzio, il secondo l'ascolto, il terzo il ricordo, il quarto la pratica, il quinto l'insegnamento.