Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Arte e matrimonio non sono incompatibili, ma matrimonio spesso significa la morte dell'arte perché vi sono così pochi uomini abbastanza grandi da poter evitare il semi-intorpidimento della passione soddisfatta, dalla quale non nasce nessuna arte.
Gli uomini non capiscono i libri finché non hanno vissuto un po', o in ogni caso, nessun uomo capisce un libro profondo finché non ha visto o vissuto almeno parte del contenuto di esso.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
La vostra mente e voi stesse siete il nostro mar dei Sargassi.
Il pensare divide, il sentire unisce.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Il piacere della critica ci toglie quello di essere vivamente colpiti da cose bellissime.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo.
La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.