I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.
Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina.
Uccidere gli animali per nutrirsi del loro sangue e delle loro carni è una delle più deplorevoli e vergognose infermità della condizione umana.
Un giorno di pianto consuma più forze che un anno di lavoro.
Verrà il tempo in cui gli uomini aborriranno il consumo di carne come noi ora aborriamo i cannibali.
Ammiriamo il mondo attraverso le cose che amiamo.
Il poeta è un bugiardo che dice sempre la verità.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l'osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Ogni poeta ha tremato sull'orlo della scienza.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, al pensiero degli uomini, la terra, il mare, il cielo, l'amore, il dolore, la virtù; e gli uomini non sanno il loro nome.