Vana impresa combattere la crisi poiché è ormai connaturata al sistema.
Se il mondo e' pieno di prepotenti la colpa e' di chi non lo e'.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
L'unica maniera per giustificare una bugia è un'altra bugia.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
L'umiltà è l'ipocrisia dei modesti.
Parlare di crisi significa promuoverla; non parlarne significa esaltare il conformismo. Cerchiamo di lavorare sodo, invece. Smettiamola, una volta per tutte, l'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità.
I momenti di crisi raddoppiano la vitalità negli uomini. O forse, più in soldoni: gli uomini cominciano a vivere appieno solo quando si trovano con le spalle al muro.
Se la gente non va a teatro non è perché il teatro è in crisi ma perché è in crisi la gente.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza.
È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora; senza crisi qualsiasi vento diventa una brezza leggera.
Non ci può essere una crisi la settimana prossima. La mia agenda è già piena.
La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità.
Quando è in atto una crisi, la passività non fa che accrescere l'impotenza: alla fine ci si trova costretti ad agire proprio sui problemi e nelle condizioni di gran lunga meno favorevoli.