È pericoloso credere e pericoloso non credere.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
Amico è parola usuale, ma raro è un amico fedele.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.
Il debole, quando vuole imitare il potente, va in rovina.
Chi non si adatta alla gentilezza, per lo più paga il fio della propria superbia.
Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente, credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti.
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
Se un milione di persone crede ad una cosa stupida, la cosa non smette di essere stupida.
Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
È molto difficile per un uomo credere abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Non credere a nessuno che dice sempre la verità.