Per credere è d'uopo voler credere.— Silvio Pellico
Per credere è d'uopo voler credere.
Il vivere libero è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
Un'anima umana, nell'età dell'innocenza, è sempre rispettabile.
Un giorno è presto passato, e quando la sera uno si mette a letto senza fame e senza acuti dolori, che importa se quel letto è piuttosto fra mura che si chiamino prigione, o fra mura che si chiamino casa o palazzo?
Tutto ciò che impari, t'applica a impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi superficiali producono troppo spesso uomini mediocri e presuntuosi.
Chi ragion vuol tutta gelo Senza slanci, senza affetto, Tarpa l'ali all'intelletto, Non s'innalza fino al ver.
Il genere umano crede sempre, non il vero, ma quello che è, o pare che sia, più a proposito suo.
O si crede o non si crede. Il mistero rimane tale e forse un giorno, se esiste, lo sveleremo per intero. Post mortem.
Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
Quali terribili sofferenze mi è costata - e mi costa tuttora - questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari!
Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che lottano per liberarsi.
Tutto è possibile per chi crede.
Dobbiamo credere perché i nostri antenati remoti hanno creduto. Ma questi nostri avi erano di gran lunga più ignoranti di noi, hanno creduto cose che oggi ci sarebbe impossibile accettare.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
Se un milione di persone crede ad una cosa stupida, la cosa non smette di essere stupida.