Per credere è d'uopo voler credere.
Non volerti sforzare ad avere amici. È meglio non averne alcuno che doversi pentire d'averli scelti con precipitazione. Ma quando uno n'hai trovato, onoralo di elevata amicizia.
La somma solitudine può tornar vantaggiosa all'ammendamento d'alcune anime; ma credo che in generale lo sia assai più se non ispinta all'estremo, se mescolata di qualche contatto colla società.
L'amicizia e la religione sono due beni inestimabili! Abbelliscono anche le ore de' prigionieri, a cui più non risplende verisimiglianza di grazia!
Il vivere libero è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
Il vero pregare non è borbottare molte parole alla guisa de' pagani, ma adorar Dio con semplicità, sì in parole, sì in azioni, e fare che le une e le altre sieno l'adempimento del suo santo volere.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
È bastato che credessero i nostri padri. Essi hanno esaurito la facoltà delle fede della specie. Il loro lascito per noi è lo scetticismo di cui avevano paura.
Non sono ateo, ma non posso credere in quel che mi vogliono insegnare contro la mia intelligenza, senza sentirmi falso e ipocrita.
Una religione è viva soltanto prima che vengano elaborati i dogmi. Si crede davvero soltanto finché si ignora a che cosa esattamente si deve credere.
Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.
È pericoloso credere e pericoloso non credere.
Ogni uomo crede solo in ciò in cui s'imbatte.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda ci devi credere tu.