La morte non è dolorosa. È la vita terrena che è una morte.
C'è sempre qualche ragione per l'uccisione di un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.
Cos'è un ribelle? Un uomo che dice no.
La gente crede sempre che ci si uccida per una ragione. Ma si può benissimo uccidersi per due ragioni.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario.
La morte di un amore è come la morte d'una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l'hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato.
L'amore come la morte, cambia tutto.
Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.
C'è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte.
Muiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perchè non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.