100 frasi, citazioni, aforismi
La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza.
Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico.
Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
Mentre si ride, si pensa che ci sarà sempre tempo per la serietà.
Un idiota è un idiota; due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.
Teoricamente esiste una possibilità di essere felici in modo assoluto: credere nell'indistruttibilità in sé e non cercare di aspirarvi.
Non tutti possono vedere la verità, ma possono esserla.
Questa vita appare insopportabile, un'altra irraggiungibile. Non ci si vergogna più di voler morire; si chiede di essere portati dalla vecchia cella, che si odia, in una nuova, che presto si imparerà a odiare.
La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza. La dedizione e l'accettazione sono molto più forti.
Nella lotta tra te e il mondo vedi di assecondare il mondo.
Abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio.
Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?
Poesia è malattia.
Il primo segnale dell'inizio della comprensione si manifesta con il desiderio di morire.
I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi.
Dal tuo vero avversario ti viene un coraggio illimitato.
I ceppi dell'umanità tormentata sono fatti di carta bollata.
Gli uomini diventano cattivi e colpevoli perché parlano e agiscono senza figurarsi l'effetto delle loro parole e delle loro azioni. Sono sonnambuli, non malvagi.
La storia degli uomini è un attimo tra due passi di un viandante.