La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza.
Uno dei mezzi di seduzione più efficaci del male è l'invito alla lotta. È come la lotta con le donne, che finisce a letto.
Dal tuo vero avversario ti viene un coraggio illimitato.
Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare.
Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio.
Esiste un punto d'arrivo, ma nessuna via; ciò che chiamiamo via non è che la nostra esitazione.
L'impegno inizia con il riconoscimento della nostra fondamentale fragilità e del carattere effimero del fenomeno umano. Non si lotta mai una volta per tutte. L'azione è un'esigenza permanente, può creare degli irreversibili ma non mette mai fine all'effimero.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.
La libertà è la latitudine che il potente decide di concedere al debole.
La disperazione è il dolore dei deboli.
Non posso certo sottrarmi in alcun modo ai difetti e alle debolezze inerenti per necessità alla mia natura come a ciascun'altra: ma non li accrescerò con indegni compromessi.
Vile, tu uccidi un uomo morto.
La capacità e la costanza sono le armi della debolezza.
Incoraggia gli altri nei loro punti di forza e non sminuirli mai per le loro debolezze. Nel dare forza agli altri, anche tu diventerai più forte. Al contrario, mortificando gli altri, mortificherai solo te stesso.
Gli uomini sanno che le donne sono superiori a loro, e quindi scelgono le più deboli o le più ignoranti. Se non la pensassero così, non avrebbero mai paura delle donne che ne sanno tanto quanto loro.