La caccia e la boxe appartengano alla macelleria, non allo sport.
In altri tempi i comandanti di navi da guerra andavano a picco con la loro nave dopo aver salvato l'equipaggio. Essi erano i depositari di una responsabilità e per questo erano rispettati. Ma si potrebbe anche immaginare una civiltà che affonda dopo che i suoi capi hanno già fatto le valige.
L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
La vera sede delle religioni è l'Oriente. E, dopo tutto, il cattolicesimo è una religione orientale, che si è diffusa dovunque, ma che forse solo lo spirito di quei paesi può assimilare e accettare totalmente.
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Vai, parole, tradite invano il morso secreto, il vento nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace.
La caccia è davvero uno sport se tu disponi di tutto l'equipaggiamento e il tuo avversario non sa a che gioco sta giocando?
Gli uomini s'impegnano a correr dietro a una palla e a una lepre: anche i re si divertono a questo modo.
Hanno detto che la caccia è immagine della guerra; e in effetti i contadini, i cui campi vengono devastati, devono senz'altro convenire sull'adeguatezza del confronto.
Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia.
Ma chi caccia le aquile con una colomba?
Quell'amore che ha l'uomo cacciatore per ciò che è vivo e non sa esprimerlo altro che puntandovi il fucile.
In ogni bestia folgorata da un fucile in un sottobosco si ritorna a punire l'innocenza di Gesù Cristo.
Si può essere contrari alla caccia, ma per coerenza bisogna anche battersi contro la pesca: perché il merluzzo impigliato nella rete o la trota con un amo in bocca non sono più allegri del coniglio che aspetta la botta sul collo.
La caccia non è una forma naturale della lotta per l'esistenza, ma un ritorno volontario allo stato selvaggio.