L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
Occorrono troppe vite per farne una.
Se procedi t'imbatti tu forse nel fantasma che ti salva: si compongono qui le storie, gli atti scancellati pel giuoco del futuro.
Il genio purtroppo non parla per bocca sua. Il genio lascia qualche traccia di zampetta come la lepre sulla neve.
Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità.
Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:«più in là»
L'opera d'arte, se degna del nome, dev'essere come la creatura che la donna ha nel corpo, la quale s'ha a metter fuori non per elezione, ma per necessità.
Il sesso è l'arte di controllare la mancanza di controllo.
L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità.
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
Per lavorare, per creare serenamente un'opera, una grande opera, bisognerebbe non vedere nessuno, non interessarsi a nessuno, non amare nessuno, ma allora per quale ragione fare un'opera?
L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.
Dal punto di vista dell'arte non ci sono forme concrete o astratte, ma solo forme, che sono bugie più o meno convincenti.
L'arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica.
La posizione secondo cui l'arte non dovrebbe aver niente a che fare con la politica è gia una posizione politica.
L'arte è un farmaco per gli imbecilli.