89 frasi, citazioni, aforismi
Ogni volta che le cose non vanno e ho pietà del mio cervello, sono colto da una voglia irresistibile di proclamare. Proprio allora intuisco da quali baratri i meschini sorgano riformatori, profeti e salvatori.
Un uomo che si rispetti non ha patria.
Senza Dio tutto è notte, e con lui la luce stessa diventa inutile.
Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità. L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e perplesso, sempre alla mercé di una sfumatura, incapace di insediarsi nella sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere.
Non sono mai a mio agio nell'immediato, mi seduce solo quello che mi precede, quello che mi allontana da qui, gli istanti innumerabili in cui non fui: il non-nato.
Poiché la sfera della coscienza si restringe nell'azione, chi agisce non può pretendere all'universale: l'agire è un aggrapparsi alle proprietà dell'essere a detrimento dell'essere, a una forma di realtà a scapito della realtà.
Senza la possibilità del suicidio avrei potuto uccidermi molto tempo fa.
A parte alcuni esempi di malinconia esaustiva e alcuni suicidi fuori dal comune, gli uomini non sono che fantocci imbottiti di globuli rossi per generare la storia e le sue smorfie.
Nella divinità è più importante ritrovare i nostri vizi che le nostre virtù.
Si insiste sulle malattie della volontà e si dimentica che la volontà come tale è sospetta, e che non è normale volere.
Ogni fede è falsa.
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Chi dice saggezza non dice mai saggezza cristiana, perché ciò non è mai esistito né esisterà mai. Duemila anni inutili. Tutta una religione condannata prima di nascere.
Il segreto dell'uomo, il segreto della vita è il sonno. È il sonno a rendere possibile la vita. Sono assolutamente convinto che se si impedisse all'umanità di dormire si perpetrerebbero massacri senza precedenti, la storia finirebbe.
Sapere che si è mortali significa in realtà morire due volte, anzi, tutte le volte che si sa di dover morire.
Si può sopportare qualsiasi verità, per quanto distruttrice sia, purché surroghi tutto, e abbia la stessa vitalità della speranza alla quale si è sostituita.
I peggiori misfatti vengono commessi per entusiasmo, stato morboso responsabile di quasi tutte le sventure, pubbliche e private.
Una forma invidiabile di gloria, forse tra le più belle: legare il proprio nome al crollo di una religione.
Un dio comincia a diventare falso nel momento in cui nessuno si degna di farsi ammazzare per lui.