89 frasi, citazioni, aforismi
La "dolcezza del vivere" è scomparsa con l'avvento del rumore. Il mondo sarebbe dovuto finire cinquant'anni fa; o, meglio ancora, cinquanta secoli fa.
Aver commesso tutti i crimini, tranne quello di essere padre.
La coscienza è molto più che la spina, è il pugnale nella carne.
Dio si insedia nei vuoti dell'anima. Sbircia i deserti interiori, perché a somiglianza della malattia egli predilige occupare i punti di minor resistenza. Una creatura armoniosa non può credere in Lui.
Dio: una malattia dalla quale ci si crede guariti perché non ne muore più nessuno.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
La religione è un'arte di consolare.
La religione è un sorriso che plana sopra un non-senso generale, un profumo residuo sopra un'onda di nulla. È per questo che, quando è a corto di argomenti, la religione ripiega sulle lacrime.
L'uomo emana un odore speciale: fra tutti gli animali, soltanto lui puzza di cadavere.
Una religione è viva soltanto prima che vengano elaborati i dogmi. Si crede davvero soltanto finché si ignora a che cosa esattamente si deve credere.
La fede è una immaginazione che rifiuta il concreto, che non si preoccupa di ciò che la respinge. Non si può credere senza immaginazione.
Forse la follia è soltanto un dispiacere che abbia smesso di evolversi.
Ciò che chiamiamo «pessimismo» non è altro che l'«arte di vivere», l'arte di assaporare l'amaro in tutto ciò che è.
L'abbondanza delle soluzioni agli aspetti dell'esistenza è pari solo alla loro futilità.
Lei, chi è?
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
La speranza è la forma normale del delirio.
Soltanto le passioni simulate, i deliri finti hanno qualcosa a che fare con lo spirito, e con il rispetto di noi stessi; i sentimenti sinceri presuppongono una mancanza di riguardo verso di sé.
Siamo stati felici soltanto nelle epoche in cui, avidi di annientamento, con entusiasmo accettavamo il nostro niente.
Quando si sa che ogni problema è un falso problema si è pericolosamente vicini alla salvezza.