61 frasi, citazioni, aforismi
La città è il cibo preferito dei cani.
Più leggevamo, più in effetti ci sentivamo ignoranti, soli sulla riva della nostra ignoranza, e di fronte a noi il mare.
Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute.
Un errore giudiziario è sempre un capolavoro di coerenza.
Se Dio esiste, spero che abbia una scusa valida.
Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.
Il vero piacere del romanzo è tutto nella scoperta di questa intimità paradossale: l'autore e io... La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.
Quale istinto ci dice che un orologio è fermo, anche se segna l'ora giusta?
Se oggi l'uomo non mangia più l'uomo, è unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi!
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne.
La vita non è un romanzo, lo so... lo so. Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile.
Il peggio, nel peggio, è l'attesa del peggio.
Il quotidiano che informa ci preserva dalla quotidianità che disturba.
La vita è ricca di premi di consolazione.
Si fotte al passato o al futuro, si commemora o si costruisce, ci si perpetua o ci si moltiplica, ma nessuno si occupa di se stesso.
Una storia del gusto non può prescindere da un trattato sulla suggestione.
I nostri sentimenti per le persone influenzano le nostre papille gustative?
Un diretto destro ha scagliato nel suo ex letto il nostro ex paziente. Gli mancava la traumatologia.
Sentiamo un po', signore, quale dei vostri sposi a cinquanta carati ha sacrificato per voi un concorso importante, un intero anno di studi, un anno di guadagni, così, per Amore, per Romanticismo, eh? Quale?
La nostra voce è la musica che fa il vento quando ci attraversa il corpo.