L'uomo morendo salda tutti i debiti.
Non siamo nati per supplicare, ma per comandare.
Non temere la grandezza: alcuni sono nati grandi, alcuni raggiungono la grandezza e altri hanno fede nella grandezza.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Più di una bella impiccagione previene un pessimo matrimonio.
O cielo! Se solo l'uomo fosse costante, sarebbe perfetto.
Mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle uscite di sicurezza. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio.
Ogni volta che l'ho fatto , dall'esperienza della morte è stato rimossa buona parte della paura. Spesso, rendere familiare un'esperienza di vita, riduce l'ansia che essa genera.
L'orrendo della morte è il suo cerimoniale. Quanto più bello sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa.
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
Sapete come vi darei epigrammi a non finire? Basta portarmi via, lontano dal mio amore.
La morte pareggia tutto.
Ogni attimo moriamo. Per questo molti hanno protestato: lo scopo della vita è la morte.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
La morte non è che per i mediocri.