L'uomo è un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino.
Sono contento che nessuno mi abbia insegnato a recitare: perché così, non sapendo recitare, recito benissimo.
È l'amore quella cosa che platonico tu chiami se la femmina che ami ti vuol dar soltanto il cuor.
Il matrimonio è la tombola dell'amore: uno vince e gli altri novantanove rimangono fregati!
Dai libri imparo meno che dalla vita; un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.
Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte, sentendoci già morti da sempre; in tal modo, saremo liberi di muoverci in ogni situazione.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Non temere la morte: prima moriamo, prima saremo immortali.
L'importante è che la morte mi colga vivo.
Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.
È tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte.
La morte non è la più grande perdita nella vita. La più grande perdita è ciò che muore dentro di noi mentre stiamo vivendo.
Il segreto credo che sia non pensare la morte è la fine, ma pensarla piuttosto come un modo molto efficace di ridurre le vostre spese.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
Nessuno muore mai completamente, c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi.