La morte è per tutti, la vita per pochi.
La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
La morte è senza mistero, come la vita. È una necessità: poiché è necessario vivere.
La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre.
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.
La meditazione della morte non insegna a morire, non rende l'esodo più facile.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco.
La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.