Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.— Aldous Huxley
Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.
Le parodie e le caricature sono le critiche più acute.
L'esperienza insegna solo l'insegnabile.
La felicità è come il coke: qualcosa che si ottiene come sottoprodotto mentre si fa qualcos'altro.
Tale è la natura del potere che anche coloro i quali, pur non cercandolo, vi sono stati costretti, tendono ad acquisirne il gusto, a desiderarne di più.
Le feste dovrebbero essere solenni e rare, altrimenti cessano di essere feste.
La morte mette fine alla vita, non ad una relazione.
Morire non è un crimine.
Il terrore della morte è dovuto all'incertezza di ciò che ci attende. La risposta è semplice e tranquillante: esattamente la medesima situazione di prima che fossimo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio.
La morte: un punto o una virgola?
Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.
Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.
Il primo requisito per l'immortalità è la morte.
Vista positivamente, la morte è una delle poche cose che si possono fare facilmente restando distesi.
La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace.