Morte... è l'unica cosa che non siamo riusciti a volgarizzare del tutto.
Per una oscura legge psicologica, parole e azioni che, prese da sole, sono serie, diventano comiche appena si copiano.
Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono.
La felicità è come il coke: qualcosa che si ottiene come sottoprodotto mentre si fa qualcos'altro.
Un'imitazione caricaturale, esagerata, di qualcuno che conosciamo non è altrettanto divertente quanto quella che quasi non si può distinguere dall'originale.
Meglio il sacrificio di uno solo che la corruzione di molti.
In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte.
La morte non è la più grande perdita nella vita. La più grande perdita è ciò che muore dentro di noi mentre stiamo vivendo.
Quanto spesso gli uomini sono stati allegri poco prima di morire!
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti.
Alla morte pensaci, per non temerla mai.
La morte è una ladra che non si presenta mai di sorpresa.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
Nulla è da temere da uomo che pensi abitualmente alla morte.
O morte io son quel cervo che divorano i cani La morte eiacula sangue.