La felicità è facile, ma imparare a non essere infelici può essere arduo.
Solo gl'inscurì vogliono la sicurezza.
L'essenza della grandezza consiste nella capacità di scegliere la propria personale realizzazione in circostanze nelle quali altri scelgono la follia.
Tu non sei quale in precedenza hai deciso di essere, ma quale oggi scegli di essere.
Tutto è perfetto nell'universo, anche il tuo desiderio di migliorarlo.
Lo stato della tua vita non è nulla più che un riflesso del tuo stato mentale.
La felicità è impossibile a chi la desidera.
La felicità è come il coke: qualcosa che si ottiene come sottoprodotto mentre si fa qualcos'altro.
Due infelicità, sommate, possono fare una felicità.
L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
Strappa all'uomo comune le illusioni e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità.
La felicità è un prolungamento, una moltiplicazione di noi stessi.
È essenziale per la felicità che il nostro modo di vivere sia determinato dai nostri impulsi profondi e non dai gusti e dai desideri accidentali di coloro che il caso ha voluto fossero nostri vicini, o persino nostri parenti.
Nessuno è felice, come chi sa di esser amato.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità dovrebbe essere l'unica condizione della vita; dove la felicità fallisce, l'esistenza rimane un folle e lamentevole esperimento.