Due infelicità, sommate, possono fare una felicità.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
Dovetti scegliere fra morte e stupidità. Sopravvissi.
Come ogni brutto sono sempre stato oggetto di passioni disinteressate.
Come la lettera rubata di Poe, la verità di un aforisma era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ci aveva guardato.
Il pacifismo è guercio ma il bellicismo è cieco.
Tutte le felicità umane finiscono col dissolversi come un sogno.
Si dice che chi sa far felici gli altri è un Santo. Allora è forse questo l'arduo compito degli angeli?
Nessun uomo è felice, da sposato, se deve bere del gin peggiore di quello che era solito bere da scapolo.
Quando si chiude una delle porte della felicità, un'altra si apre; spesso però, guardiamo così a lungo la porta che si è chiusa, che non vediamo l'altra che si è aperta per noi.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
La felicità dovrebbe essere l'unica condizione della vita; dove la felicità fallisce, l'esistenza rimane un folle e lamentevole esperimento.
Quando le cose vanno bene e tutto fila liscio, fermatevi un attimo, per favore, e dite a voce alta: "Cosa c'è di più bello di questo?" Fatene il vostro motto: "Cosa c'è di più bello di questo?"
La vera felicità non consiste in una moltitudine di amici, ma nel valore e nella scelta.
Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo e passa.
Via via che scompaiono coloro che abbiamo amato diminuiscono le ragioni di conquistare una felicità che non possiamo più gustare insieme.