Il lavoro è tenue, ma darà non tenue gloria.
Sono il pio Enea, noto per fama oltre i cieli, e con la flotta mi porto appresso i Penati scampati al nemico. Cerco la patria Italia e gli avi miei, nati dal sommo Giove.
Agli arditi la fortuna è amica.
Perdonare quelli che si sottomettono e sconfiggere i superbi.
Il successo li incoraggia: essi possono, poiché pensano di potere.
La fortuna aiuta gli audaci.
Non esistono surrogati del duro lavoro.
Chi non vuol lavorare neppure mangi.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Ogni difficoltà è vinta dall'aspro lavoro, e dal bisogno che incalza nelle dure vicende.
Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà - per se stesso, non per gli altri - ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.