Amare e perdonare non è proprio dell'uomo: è proprio di Dio o della donna.
Gli esseri i più feroci, sono disarmati quando s'accarezzano i loro figli.
Lo scontro delle giovani menti fra loro, ha questo di ammirevole, che mai si può prevedere la scintilla né indovinare lo sprazzo di luce!
A torto si è voluto fare della borghesia una classe. La borghesia è semplicemente la parte soddisfatta del popolo. Il borghese è l'uomo seduto. Una sedia non è una casta.
La notte, chi scrive queste parole lo ha già detto altrove è lo stato proprio e normale della creazione di cui facciamo parte. Il giorno, breve nella durata come nello spazio, non è che una misura stellare.
L'utopia deve accettare il giogo della realtà, deve essere inquadrata nei fatti. Ogni idea astratta deve trasformarsi in un'idea concreta; ciò che ogni idea perde in bellezza, lo acquista in utilità; viene rimpicciolita, ma è più efficace.
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Perdona i nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.
I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa ne perdonare ne punire.
Un uomo può perdonare ad un altro uomo qualsiasi cosa, eccetto una cattiva prosa.
Ama la verità, ma perdona l'errore.
Non c'è nessun perdono, in tutta questa pietà.
Quando lei grida che quel che hai fatto è stato imperdonabile, ha già cominciato a perdonarti.
Chi perdona facilmente invita all'offesa.
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.