Il rimpianto è il passatempo degli incapaci.
L'amore assomiglia a Dio: per raggiungerlo bisogna crederci.
La giovinezza non sta nel mutare idee e passioni ogni giorno, ma nel provare ogni giorno le proprie idee e passioni contro la realtà, per vedere se tagliano.
Un uomo di sessanta può certi giorni sentirsi giovane. Una donna non vi riesce più nemmeno a cinquanta.
Crassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?
Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant'anni.
Chi rimpiange troppo i giorni migliori rende ancor peggiori quelli cattivi.
Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.
Il rimpianto è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Chiunque ha qualcosa da rimpiangere. Io diffido di chi non dice mai "avrei potuto far meglio".
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.
Il rimpianto è un riconoscimento di qualche cosa di buono che c'è nella vita.