Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni o Sera!
Sdegno il verso che suona e che non crea.
Se non vi fossero leggi protettive di coloro che per arricchire col sudore e col pianto de' proprj concittadini li sospingono al bisogno e al delitto, sarebbero poi sì necessarie le prigioni e i carnefici?
La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
La ricchezza va stimata più di tutte quelle cose che ella può dare e meno di quelle cose che ella non può dare.
Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
Hai notato che solo la morte ci ridesta i sentimenti? Ma lo sai perché siamo sempre più giusti e generosi con i morti? È semplice. Verso di loro non ci sono obblighi. Se un obbligo ci fosse, sarebbe quello della memoria, e noi abbiamo la memoria corta.
Deve essere terribile essere morto e non sapere come il Comitato per gli Stanziamenti ha votato oggi o chi è il vincitore del Premio Oscar. O terribile non conoscere questi fatti perché non si è ancora nati.
Una singola morte è una tragedia, un milione di morti è una statistica.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l'ultima morte.