Che è mai l'uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.— Ugo Foscolo
Che è mai l'uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell'universo perché tutto è debolezza e paura.
L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
Gli uomini non hanno che due freni, il pudore e la forca.
Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
Gli uomini non potendo per se stessi acquistare la propria e l'altrui stima, cercano di innalzarsi, paragonando que' difetti che per ventura non hanno, a quelli che ha il loro vicino. Ma chi non si ubriaca perché naturalmente odia il vino, merita lode di sobrio?
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
In una giusta causa il debole batterà il forte.
Ma è proprio il debole che deve esser forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter fare del male al debole.
Una volta che conosciamo le nostre debolezze esse cessano di farci del male.
I forti fanno ciò che devono fare, e i deboli accettano ciò che devono accettare.
È soltanto per la debolezza dei nostri organi che non ci vediamo in un mondo delle fate.
Anche quelli che ci amano e ci onorano non si sentono a loro agio accanto a noi prima di aver scoperto il nostro punto debole.
L'amore dei poveri è il più fragile: o il mosaico delle anime combacia perfettamente o tutto si frantuma e disperde, e l'amore diventa abbrutimento, diventa disperazione, diventa odio, ed anche tragedia.
La cerbiatta che vuole accoppiarsi al leone deve morire per quell'amore.
L'uomo non è che un giunco, il più debole della natura, ma è un giunco pensante.