Mi ha aggredito, con un tono brusco. La tipica forza dei deboli.
La vita è questa: ogni notte muore quello che siamo stati ieri e ogni mattina nasce ciò che saremo oggi.
Pur nella mia giovane età, ero già istintivamente consapevole che l'interesse che si suscita in una donna è direttamente proporzionale all'indifferenza con cui la si tratta, dunque mostravo indifferenza assoluta.
La mente produce pensieri e se i pensieri sono esasperati anche lei in qualche modo s'intossica.
Il nostro era un abbraccio perfetto, sincronico, completo. Tra due corpi abituati a stringersi. E a farlo con intimità. Impossibile se non ci si conosce, se non c'è feeling.
Era uno che galleggiava sopra tutto il dolore del mondo, mentre io affondavo soltanto nel mio.
Le persone che conoscono il dolore sono più disposte ad essere gentili con gli altri, e questo non è segno di debolezza.
Le cose più belle sono quelle che il mondo può rompere più facilmente.
Le cose migliori furono diffamate, perché i deboli o dei maiali ingordivi gettarono una cattiva luce. E gli uomini migliori rimasero nascosti, spesso ignoti a se stessi.
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
La paura dei fallimento o del successo è unica è sempre uguale. Entrambi sono la paura di esporre. Non la nostra forza, ma la nostra debolezza.
In politica, e non solo in politica, chi si isola e scompare si espone ad ogni rischio e finisce in genere per indebolirsi.
I vizi di molta gente rimangono nascosti perché sono deboli; quando avranno forze sufficienti, la loro audacia sarà pari a quella dei vizi che la prosperità ha reso già manifesti.
La disperazione è il dolore dei deboli.
La rabbia è una debolezza. La rabbia è una debolezza... Sto lavorando sulle mie esplosioni di rabbia.
I bravacci e gli spacconi, quelli che tracannano alcolici a garganella e fumano una sigaretta dopo l'altra, o si drogano, sono di gran lunga più deboli di voi. Sono fragili, insicuri, spaventati, per questo si comportano in tal modo.