La debolezza è doppiamente debole quando è novizia.
I suoi impulsi erano guide più piacevoli che non il suo discernimento.
Se Galileo avesse scritto in versi che il mondo si muoveva, forse l'inquisizione lo avrebbe lasciato stare.
Alcune persone vorrebbero che la loro fortuna fosse imburrata.
Quando fu più vicino, vide che si trattava d'un carrozzone di forma comunissima, ma d'un colore rosso cupo piuttosto singolare. Il conducente gli camminava accanto; ed era, come il suo carro, rosso dalla testa ai piedi.
Un amante senza imprudenza non è un amante.
Il debole dubita prima della decisione; il forte dopo.
Anche quelli che ci amano e ci onorano non si sentono a loro agio accanto a noi prima di aver scoperto il nostro punto debole.
Ma è proprio il debole che deve esser forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter fare del male al debole.
La maternità non è adatta per le deboli di cuore. Rane, ginocchia scorticate e gli insulti delle ragazzine sono fuori dalla portata delle deboli.
Il debole, quando vuole imitare il potente, va in rovina.
La conoscenza di una debolezza avvicina di più che non la conoscenza di una virtù.
Il debole dubita prima di prendere una decisione; il forte dopo averla presa.
Le persone sono volubili e instabili e fragili e si distraggono dai propri interessi per qualunque cosa, tradendo o sfumando cosí il loro carattere.
La debolezza è il solo difetto che non si saprebbe correggere.
Non basta trarre in salvo i deboli, ma dopo bisogna anche sorreggerli.