Chi va al mare torna impietrito.
Imparavo che la terra era viva e che esisteva un mondo infinitamente grande che strisciava e volava e viveva la sua ricca vita senza curarsi minimamente di noi.
Uomini-uccello. Alberi di melo in fiore. Il grande mistero.
Va' in silenzio come una pioggia, incontro alle sussurranti foglie. Senti l'orologio del Cremlino.
Sotto il punto volteggiante della poiana avanza rotolando il mare fragoroso nella luce, mastica ciecamente il suo morso di alga e soffia schiuma sulla riva.
Il mare aveva preso un tono dal taglio fresco del ferro, non soltanto colore, ma condizione formata in un atto, cambiamento, novità e paesaggio; e durezza, alla vista, pure pronta a trasformarsi.
Cielo e mare sono come due specchi che di giorno si riflettono e di notte si ascoltano.
I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra.
Acqua, energia e cibo. Devi fare l'economia. In mare non puoi portare l'opulenza di tutti i giorni.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
Dopo l'istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni.
È uno specchio, questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso.
Il mare offre sempre storie incredibili circa la forza dei superstiti. I miti di molti paesi hanno varianti della stessa storia.