Chi va al mare torna impietrito.
Va' in silenzio come una pioggia, incontro alle sussurranti foglie. Senti l'orologio del Cremlino.
Una donna stende il bucato nel silenzio. La morte è senza vento.
Imparavo che la terra era viva e che esisteva un mondo infinitamente grande che strisciava e volava e viveva la sua ricca vita senza curarsi minimamente di noi.
Uomini-uccello. Alberi di melo in fiore. Il grande mistero.
Chi sono io?... Chi sono!... Tutto tace.... Il mare ha coscienza di questa sua poesia? e il cielo?...
Una donna conosce la faccia dell'uomo che ama come un marinaio conosce il mare aperto.
Non v'è nulla di così disperatamente monotono come il mare, e non mi meraviglio più della crudeltà dei pirati.
Umane sventure certo possono agli umani toccare; e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, se il tempo di vita in là si prolunghi.
Chi ha roba in mare non ha nulla.
Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi, dai pescatori.
È uno specchio, questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso.
Degna di fiducia è la terra, infido il mare.
Il mare non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua irrequietezza.
Viviamo intorno a un mare come rane intorno a uno stagno.