La morte risolve tutti i problemi.
Il fascismo è la dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario.
Non è il censo, né l'origine nazionale, né il sesso, né la carica o il grado, ma sono le capacità personali di ogni cittadino che determinano la sua posizione nella società.
L'antisemitismo è la più pericolosa sopravvivenza del cannibalismo.
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
Chiunque occupi un territorio impone anche il suo sistema sociale.
Il vero antidoto alla paura della morte non può che provenire dalla vita. Essa è un formidabile diversivo, un antidoto che respinge indietro quel pensiero e quella paura.
Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco.
Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.
Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
Chi teme la morte è già morto.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
Nella vita l'unica cosa certa è la morte, cioè l'unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza.
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
Sappiate che la morte vi sorveglia, gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano finché non sia maturo per la falce.