Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
C'è chi viaggia per perdersi, c'è chi viaggia per trovarsi.
Una metà di me non sopporta l'altra. E cerca alleati!
I suicidi sono solo degli impazienti.
Dovetti scegliere fra morte e stupidità. Sopravvissi.
Se sei consapevole della morte, essa non arriverà come una sorpresa, non ne sarai preoccupato. Percepirai che la morte è esattamente come cambiarsi d'abito e, di conseguenza, in quel momento riuscirai a mantenere la tranquillità mentale.
Sposi della vita, amanti della morte.
Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.
Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società.
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace.
Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri.
Morire non significa nulla, ma vivere sconfitti e senza gloria significa morire ogni giorno.
Morire significa separarti non solo da quello che eri, ma anche da quello che non hai potuto diventare. Quest'ultimo aspetto della morte è il più inquietante.
Morire: smettere improvvisamente di peccare.