Il vero sapiente è colui che sa di non sapere.
Ovunque un uomo si sia posto, giudicando questo il suo meglio, o dovunque si sia posto da colui che lo comanda, ivi egli deve restare, qualunque sia il pericolo da affrontare, non tenendo in alcun conto né la morte né altro in confronto della vergogna.
Hai torto se stimi che un uomo di qualche valore debba tenere in conto la vita e la morte. Egli nelle sue azioni deve unicamente considerare se ciò che fa sia giusto o ingiusto e se si comporta da uomo onesto o da malvagio.
Ero veramente un uomo troppo onesto per vivere ed essere un politico.
Il canto è il suono dell'anima.
Noi uomini viviamo come in una specie di prigione, e non possiamo liberarcene da noi medesimi, e tanto meno svignarcela.
Se sai, sta' zitto.
Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona.
Quanto sa, gl'impedisce di sapere quanto dovrebbe.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
Chi legge sa molto; chi osserva sa molto di più.
So di non sapere.
Se l'individuo non può sapere niente, perché tutti insieme ne saprebbero di più?
Quello che si sa ha un doppio valore se al tempo stesso si confessa di non sapere quello che non si sa.
Il vero sapere è essenzialmente armonia.