Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate dal Dio.
Il mio consiglio per te è di sposarti; se troverai una buona moglie, sarai felice; se non la troverai diventerai un filosofo.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Le parole false non solo sono cattive per conto loro, ma infettano anche l'anima con il male.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
Le citazioni sono utili in periodi di ignoranza o di oscure credenze.
La cosa che noi ignoriamo più di tutte l'altre è la nostra stessa ignoranza.
Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia. Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.
Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare denaro diffondendo ignoranza o, in qualche caso, stupidità.
Di tutte le bestie selvagge, l'ignoranza è la più difficile da trattare.
L'ignoranza è un po' come l'alcool: più se ne ha, meno si percepisce l'effetto.
È impossibile aver la meglio su un uomo ignorante in una discussione.
Le conversazioni sarebbero enormemente migliorate dal costante uso di quattro semplici parole: Io non lo so.
Io ho trovato la causa della mia ignoranza e l'ho superata.