State attenti all'uomo di un solo libro.— San Tommaso d'Aquino
State attenti all'uomo di un solo libro.
Non ci può essere gioia nella vita senza la gioia del lavoro.
Come gli occhi della nottola sono abbagliati dalla luce del sole che non riescono a vedere, ma vedono bene le cose poco illuminate, così si comporta l'intelletto umano di fronte ai primi principi, che sono tra tutte le cose, per natura, le più manifeste.
In Dio si trovano le perfezioni di tutte le cose.
Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato dell'uomo di innalzarsi sopra il proprio merito.
I primi concetti dell'intelletto preesistono in noi come semi di scienza, questi sono conosciuti immediatamente dalla luce dell'intelletto agente dall'astrazione delle specie sensibili... in questi principi universali sono compresi, come germi di ragione, tutte le successive cognizioni.
La morte della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'ignoranza dell'ignoranza.
Viviamo per desiderare, e cosi farò anch'io, e balzerò giù da questa montagna sapendo tutto alla perfezione o non sapendo tutto alla perfezione pieno di splendida ignoranza in cerca di una scintilla altrove.
La nostra sta rischiando di diventare la società più informata che mai sia morta di ignoranza.
Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso.
L'ignoranza non può essere mai una scusa legittima per dimenticare i propri doveri, né la scienza più profonda pretesto per disprezzare l'ultimo, il più insignificante fra gli obblighi morali.
E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare.
L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.
L'incertezza della conoscenza non era diversa dalla sicurezza dell'ignoranza.