La nostra ignoranza si estende a mondi sempre più lontani.
Se un esperimento funziona, qualcosa è andato male.
1. Se ti domandi chi ha lasciato fuori la carne a scongelare, non sei stata tu. 2. Se ti domandi chi ha lasciato acceso il gas, sei stata tu. 3. Se ti domandi se devi comprare il pane lungo la strada, devi. 4. Se ti domandi se non potresti portare la famiglia a mangiar fuori, non puoi.
Se una cosa non ti riesce la prima volta, distruggi ogni prova del tuo tentativo.
Ognuno si specializza nell'area di maggior debolezza.
La storia non si ripete. Sono gli storici che si ripetono.
Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
La religione è il più solido puntello del capitalismo e dello Stato, i due tiranni del popolo. Ed è anche il più temibile alleato dell'ignoranza e del male.
Conoscere bene qualcosa implica una profonda sensazione di ignoranza.
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, quaranta per ignoranza.
Un uomo diventa saggio solo quando inizia a calcolare l'approssimativa profondità della sua ignoranza.
Se pensi che l'istruzione sia costosa, prova l'ignoranza.
Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli.
La gente per nascondere la propria ignoranza dà degli insegnamenti, così come sorride per celare le lacrime.
Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso.