I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio.
A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna.
L'ira trasforma nel suo contrario tutto ciò che è ottimo e giustissimo. Non consente che si ricordi di alcun dovere colui che da essa è posseduto: fa di un padre un avversario, d'un figlio un parricida, d'una madre una matrigna, d'un cittadino un nemico, d'un re un tiranno.
Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che sopporta il tuo successo.
Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro.
La carne contamina i nostri pasti. Per quanto cerchiamo di nascondercelo, rimane il fatto che il pezzo forte del nostro pranzo ci arriva dal macello grondante di sangue.
Cavolo: ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.
Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
La lattuga è come la conversazione: deve essere fresca e croccante, e così brillante che a malapena si noti il suo retrogusto amaro.
È preferibile un cibo anche un po' nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole.
Le verdure sono interessanti ma mancano di senso se non accompagnate da un buon pezzo di carne.