La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
I dolori leggeri concedono di parlare: i grandi dolori rendono muti.
Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai.
Devi imparare finché non sai; anzi, a credere al proverbio, finché vivi.
Che cosa aspetti? Di aver esaudito tutti i tuoi desideri? Non arriverà mai quel momento.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Per essere felici deve bastare poco. Non deve essere cara la felicità! Se è cara non è di buona qualità.
È essenziale per la felicità che il nostro modo di vivere sia determinato dai nostri impulsi profondi e non dai gusti e dai desideri accidentali di coloro che il caso ha voluto fossero nostri vicini, o persino nostri parenti.
La felicità è una merce favolosa: più se ne dà e più se ne ha.
Io mi accontento di essere serena nel tempo. La felicità sono attimi e, quando arrivano, me li prendo senza esitare.
Non abbiamo diritto di consumare felicità senza produrne più di quanto abbiamo diritto di consumare ricchezze senza produrne.
Non con i beni corporei né con il denaro, ma con rettitudine e con saggezza, gli uomini diventano felici.
Il puritanesimo è l'ossessionante paura che qualcuno, da qualche parte, possa essere felice.
La vita insegna che non si è felici se non a prezzo di qualche ignoranza.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.